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domenica 13 luglio 2014

La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes

Ciao! Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo che ho appena terminato. Si tratta di La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes, di cui già avevo letto un breve romanzo di apertura: Luna di miele a Parigi.


Liv è una ragazza di 30 anni, la quale dopo quattro anni dalla scomparsa del suo adorato marito David non riesce ancora a voltare pagina ed iniziare una nuova vita. Sommersa dai debiti, vive in un prestigioso appartamento che non intende vendere perché realizzato da suo marito. Liv non riesce a staccarsi dal ricordo del suo grande amore strappatole via durante uno dei tanti viaggi insieme. L'appartamento è moderno, essenziale e l'unico oggetto appeso a una parete è un quadro, il regalo di nozze per Liv, acquistato  da David durante la luna di miele. 
Un giorno Liv incontra Paul e crede che possa essere l'uomo che possa aiutarla ad andare avanti, la persona con cui costruire una nuova vita. Paul lavora per un'agenzia che si occupa di restituire ai legittimi proprietari (o ai discendenti) opere d'arte sottratte loro durante le  guerre. Il caso del momento vede la restituzione di un quadro dell'artista francese Lefévre. Il prezioso quadro è La ragazza che hai lasciato, che ritrae una ragazza dai capelli rossi. Liv è particolarmente legata a questo quadro e a costo di perdere tutto, decide di lottare per non abbandonare quella ragazza che le è stata sempre vicino nei momenti più belli e più brutti della sua vita. Paul invece, è combattuto tra svolgere il suo lavoro (che prevede la restituzione del quadro ai Lefévre) o aiutare Liv a scoprire la verità. Se solo riuscissero a trovare delle prove che dimostrano che il quadro non era stato requisito dai tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale, allora Liv non dovrà separarsi da Sophie........
Il romanzo alterna le vicende di Liv e quelle di Sophie, la ragazza del ritratto. Sophie, vissuta circa cento anni prima di Liv, ha dovuto affrontare gli orrori della Prima Guerra Mondiale in attesa che suo marito, Édouard Lefévre, ritornasse dal fronte.  
Le storie delle due donne si intrecciano e i loro destini sono legati al quadro, ancora di salvezza per entrambe. Per Sophie, quel dipinto rappresenta l'amore nei confronti di suo marito, la forza di andare avanti, ma soprattutto quel ritratto sarà la sua salvezza. Lo stesso vale per Liv, che legherà il dipinto al ricordo indelebile di David, ma allo stesso tempo la condurrà verso la sua rinascita. 
Questo romanzo mi è piaciuto molto, soprattutto dalla seconda metà in poi, quando gli enigmi che ruotano intorno al quadro iniziano a sciogliersi. Un quadro importante per le protagoniste, Sophie ignara del valore economico che avrebbe assunto nel tempo e Liv, consapevole del suo prezzo stimato, ma determinata a non cederlo per nessuna cifra al mondo. E' stato un piacevole viaggio tra due epoche diverse, la storia del legame tra due donne divise da tempo e spazio sancito da un ritratto. 

giovedì 10 luglio 2014

Lady Susan di Jane Austen

Ciao! Ritorno dopo molto, moltissimo, tempo causa impegni universitari che mi hanno permesso di concedere poco tempo alla lettura. 
Oggi vi parlo di un libro molto breve, che ho potuto leggere durante un pomeriggio al mare. Ho scelto di portare con me Lady Susan di Jane Austen, acquistato per 0,99 euro. E' stata una pausa presa dalla lettura del romanzo del momento, La ragazza che hai lasciato, di Jojo Moyes, di cui parlerò nel prossimo post. 



Veniamo a Lady Susan, romanzo epistolare scritto dalla celebre scrittrice anglosassone nel 1794, dunque si colloca tra i suoi primi lavori composti in età giovanile. Il romanzo è costituito interamente da lettere che i personaggi si scambiano per raccontare le stesse situazioni da punti di vista differenti. Soltanto le ultime pagine, sono raccontate da un narratore esterno che svela il finale. Lady Susan è una donna da poco rimasta vedova, madre di Frederica. Lady Susan ha una pessima reputazione per via della sua condotta affatto pudica. Inoltre, non è interessata all'educazione di sua figlia, né tanto meno mostra di volerle bene. Da come si legge dalle lettere scritte di suo pugno, non considera Frederica abbastanza intelligente e alla sua altezza. Lady Susan è una donna arrivista, egoista a cui piace essere adulata. Dopo la morte del marito decide di passare un periodo a casa di suo cognato, da cui è stimata. Diversa è la considerazione da parte di sua cognata, Madame Vernon, da come si evince dai carteggi. La donna è diffidente nei confronti di Lady Susan e teme che possa arrecare scompiglio nella sua famiglia. Madame Vernon inoltre, prende le difese di Frederica e la pone sotto la sua ala protettiva. Alla fine, dopo varie vicissitudini (che non menziono per non svelarvi tutta la trama) Lady Susan ottiene il suo obiettivo. 
Questo romanzo non mi è piaciuto affatto, sia perchè la trama non è molto ricca di avvenimenti o colpi di scena, ma soprattutto perchè la caratterizzazione dei personaggi è molto povera. Emergono dei personaggi positivi, ma il lettore non può apprezzarli pienamente. Forse questo è dovuto alla forma epistolare, che presuppone una quantità minore di informazioni, perchè i personaggi sono noti da chi scrive le lettere. Il personaggio di Lady Susan non mi è piaciuto, non perché è negativo. In altri romanzi ho apprezzato anche personaggi negativi, se ben caratterizzati. Probabilmente perché non traspaiono i motivi di questa cattiveria che anima Lady Susan. Conoscere qualcosa sul suo passato, forse avrebbe giustificato il suo atteggiamento meschino e egoista. Neanche gli altri personaggi sono ben descritti e mi è risultato impossibile affezionarmi a un personaggio. Avrei potuto provare compassione per la povera Frederica, vittima delle congetture materne. Purtroppo però, neanche lei risulta "viva" come personaggio. 
Da come avrete intuito, non consiglio la lettura di questo romanzo, a meno che non vogliate ampliare la conoscenza dei testi della Austen. 

giovedì 3 aprile 2014

Luna di miele a Parigi di Jojo Moyes



Luna di miele a Parigi è un brevissimo racconto che presenta ai lettori i protagonisti del più ampio romanzo, La ragazza che hai lasciato. In 89 pagine la scrittrice propone due storie parallele, due coppie di sposi che trascorrono il viaggio di nozze a Parigi. Entrambe le storie sono narrate dal punto di vista delle donne, Liv e Sophie. Liv è una ragazza che forse ha compiuto un  passo molto importante: ha deciso di sposare un uomo dopo pochi mesi di conoscenza. Durante il viaggio di nozze, per una serie di circostanze si ritrova a riflettere su se stessa e sulle proprie decisioni. Sophie è invece una giovane donna, che appare inizialmente convinta della sua felicità, ma durante la luna di miele, si confronta con le sue paure e insicurezze. L'amore, anche il più resistente, può vivere dei momenti di incertezza. Ed è proprio il sentimento più grande che può scontrarsi con la paura di poterlo perdere. Le due donne si ritrovano a percorrere la ville lumière, ma in epoche diverse. A unire le loro storie, per certi versi analoghe, l'autrice ha inserito un ritratto. 
Ho apprezzato molto questa breve storia e sicuramente acquisterò il romanzo a cui fa da apertura. Il punto di vista femminile consente di conoscere bene l'interiorità dei personaggi femminili, ma al contempo i mariti vengono descritti attraverso i loro occhi, per cui si conoscono in maniera meno profonda. 
Questo libricino mi ha fatto pensare a quanto le nostre paure, i nostri dubbi, se non risolti immediatamente possano sfociare in situazioni complesse e che potrebbero mettere a rischio anche le relazioni più stabili. E' importante parlarsi chiaro, sia nei rapporti d'amore, come in questo caso, ma in ogni tipo di relazione. Non bisogna trattenere dei pensieri o dei dubbi a lungo, piuttosto parlarne, discutere se è necessario. Prima che sia troppo tardi, prima che i nostri complicatissimi intrecci mentali portino a situazioni inevitabili.

lunedì 20 gennaio 2014

Un regalo da Tiffany di Melissa Hill


Quando ho acquistato questo libro sapevo benissimo il genere di libro che cercavo in quel momento. Una lettura tranquilla, non troppo impegnativa. Devo dire che credevo fosse il classico libro da ombrellone, anche un po’ frivolo. Invece mi ha piacevolmente sorpresa perché non è affatto sterile e banale. Certo, non è assolutamente un romanzo, come dire, impegnato. E’ una storia ideale per le inguaribili romantiche, che sognano l’amore e credono al destino, o se si preferisce alle favole.

Ethan è un uomo che, dopo aver perso la sua amata moglie, decide di formare una famiglia e dare alla piccola Daisy una mamma. La proposta di matrimonio sarebbe dovuta avvenire durante una vacanza a New York, città in cui si trovano anche Rachel e Gary, una strana coppia irlandese. Il caso vuole che i destini di queste coppie di incrocino, grazie al famoso pacchettino verde acqua che fa impazzire le ragazze, ossia la confezione regalo di Tiffany&Co.   La magia che nasce nel preziosissimo negozio della Fifth Avenue, fa sì che il solitario finisca al dito della donna giusta, come in una favola.

E’ una storia molto carina, e il finale non è stato quello che avevo immaginato e questo ha reso il tutto molto più magico! Mi ha fatto riscoprire quel romanticismo che è in me, anche se forse di uomini come Ethan ce ne sono veramente pochi! Il suo romanticismo e la sua tenerezza sono disarmanti, uniti alla sua gentilezza e savoir faire, che dire,  un vero principe azzurro!  


Il segreto della bambina sulla scogliera di Lucinda Riley



Il segreto della bambina sulla scogliera è un libro che ho comprato perché il titolo mi ha immediatamente incuriosita e ovviamente anche la trama. A me piacciono molto le storie che legano le famiglie, personaggi che scoprono il proprio passato. Sono sempre attratta da queste storie che scavano nel passato, perché credo che faccia parte di te, anche se ne sei all’oscuro. Quello che sei è frutto di ciò che ti è stato insegnato, di ciò che hai vissuto, per questo credo che il passato sia determinante nel nostro percorso. Se nostro nonno non avesse sposato la nonna, noi forse non esisteremmo, ciò che è certo è che saremmo altre persone.



Il segreto della bambina sulla scogliera è un romanzo che ho letto tutto d’un fiato, ansiosa di vedere come sarebbe andata a finire la storia.
Grania è una scultrice con una affermata carriera a New York, ma decide di ritrovare se stessa tornando alla casa natale in Irlanda. Passeggiando lungo la scogliera incontra Aurora, una incantevole bambina dai lunghi capelli rossi. Aurora esercita una sorta di magia nei confronti delle persone che incontra, è come se nessuno riuscisse a negarle alcun desiderio. E’ una bambina molto matura per la sua età ed è per questo che risulta sorprendente. Grania si affeziona moltissimo alla bambina, la cui famiglia è misteriosamente in contrasto con la sua. Grazie all’incontro con Aurora, Grania conoscerà il passato della sua famiglia e il segreto che la unisce a quella di Aurora da più di un secolo.  La bambina riuscirà a stravolgere diverse vite e a unire due famiglie ormai in conflitto da anni. Questo libro mi è piaciuto moltissimo e sarebbe bello vedere una trasposizione cinematografica. L’epilogo è molto commuovente e non scontato, ma non ve lo rivelo :- )

mercoledì 15 gennaio 2014

Il seggio vacante di J.K. Rowling

Il seggio vacante è un libro che sicuramente, trovandomi in libreria, non avrei scelto spontaneamente, spinta dalla curiosità. Sono certa che, soffermandomi al trafiletto sulla copertina mi sarei orientata su altro. Invece ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo.
E' stato un regalo più che gradito da parte di due miei cari amici, i quali hanno pensato che questo libro potesse coinvolgermi. Avevano ragione. La lettura inizialmente l'ho trovata un po' lenta per via dei numerosi personaggi che animano il romanzo. Dopo un po' è stato più semplice collegare i vari personaggi tra loro e quindi la lettura ha cominciato a scorrere. Se, come me,siete amanti della psicologia delle persone, sicuramente apprezzerete questo romanzo. Potrete entrare indisturbati nelle case di alcune famiglie appartenenti alla stessa comunità e notare come la morte di un benvoluto politico abbia sconvolto molte vite. Alla base della storia c'è questa continua lotta tra i sostenitori del defunto e chi invece, vorrebbe agire diversamente  una volta occupato il famigerato seggio. Ma, dietro le elezioni, gli intrighi politici, si nasconde una accurata descrizione della realtà. La scrittrice si esprime con un linguaggio crudo e spietato e assume il punto di vista di persone altolocate e altezzose,ma  anche di individui disagiati e bisognosi di aiuto. Questo romanzo fa riflettere molto sui rapporti di coppia, ma anche di amicizia.In generale vengono descritti i rapporti sociali che si instaurano in una piccola cittadina, dove tutti si conoscono e ognuno, o quasi, tenta disperatamente di salvare le apparenze. Consiglierei questo libro a chi non si aspetta una storia idilliaca, voli pindarici, né tanto meno finali scontati, a chi non spera di trovare un mondo immaginario in cui tutto è possibile e tutto è positivo. Forse sarebbe un libro perfetto per chi è un po' cinico nella vita, ma anche a chi piace analizzare le persone partendo dal loro vissuto.