mercoledì 30 luglio 2014

Il giardino degli incontri segreti di Lucinda Riley

Il giardino degli incontri segreti è il secondo romanzo che leggo di Lucinda Riley e anche questo mi è piaciuto moltissimo. Come in Il segreto della bambina della scogliera troviamo un viaggio a ritroso nel passato dei personaggi, svelando segreti tenuti nascosti da moltissimi anni.





Juliet è una donna che deve affrontare la morte di suo marito e dell'amato figlio morti tragicamente in un incidente stradale. Per guardare al futuro sente l'esigenza di volgere uno sguardo al passato e riscoprire i propri affetti. Decide perciò di trascorrere del tempo insieme alla premurosa sorella e al padre. Sua sorella Alice la esorta a tornare a Wharton Park, l'incantevole tenuta dei signori Crawford, il cui giardino era curato dal nonno delle due ragazze. Juliet ricorda con nostalgia i momenti trascorsi insieme ai nonni tra le moltitudini di fiori. Wharton Park sta per essere venduta e durante un'asta, Juliet trova un diario appartenuto forse al suo caro nonno Bill. Decide di parlarne con la nonna, Elsie, la quale comincerà a raccontarle la storia di Harry e Olivia Crawford. Elsie decide di rivelarle un segreto che unisce la sua famiglia a quella dei Crawford, cambiando per sempre le carte in gioco. Il racconto di Elsie porta il lettore agli anni '40 in un viaggio che parte dall'Inghilerra e arriva in Thailandia. Il conflitto mondiale ha stravolto ogni cosa, ha plasmato ogni persona e ha lasciato segni indelebili. Elsie racconta una bellissima storia d'amore, il vero amore. Lo stesso che troverà Juliet dopo mesi di sofferenza.
Il romanzo è ricco di colpi di scena e questo tiene viva l'attenzione del lettore, sempre più curioso di scoprire l'epilogo di questa lunga storia. E' un viaggio tra la meravigliosa tenuta inglese e i paesaggi incontaminati thailandesi. Il lettore diventa testimone di tante storie di vita e tanti luoghi, sembra di vedere con i propri occhi la bellezza della natura e sentire i profumi dei fiori. 

martedì 15 luglio 2014

La signora delle camelie di Alexandre Dumas

Ciao! Eccomi con un nuovo post dedicato ai libri! Si tratta de La signora delle camelie di Alexandre Dumas (figlio) , scritto nel 1848. Ho acquistato anche di questo romanzo la versione Newton Compton Editori a 0,99 euro.  


Il romanzo si apre con il racconto di un narratore esterno che conosceva di vista la bella Marguerite Gautier e che si ritrova, dopo la sua morte, a partecipare ad un'asta per ricoprire tutti i debiti contratti dalla donna. Riesce ad acquistare un manoscritto, che fu regalato alla fanciulla da Armand Duval. Quest'ultimo, accorso soltanto dopo la chiusura dell'asta chiede al narratore di cedergli il manoscritto. I due in seguito a questo scambio diventano amici e Armand racconterà al compagno la storia di Marguerite: la storia di una donna diversa dalle altre, la storia di una vita degna di essere raccontata. 
Marguerite Gautier è una delle più belle e ambite cortigiane di Parigi, abituata a vivere nello sfarzo e circondata da molti amanti interessati ad esibirla come fosse un trofeo. Armand Duval scorge in lei qualcosa di diverso, se ne innamora al primo sguardo: perdutamente. Marguerite inizialmente accetta di essere la sua amante a patto che resti libera di condurre la sua solita vita. Ben presto però Marguerite si rende conto che Armand non è un amante come tutti gli altri, ma è l'unica persona al mondo che abbia amato. Armand non la considera come un oggetto, ma prova compassione per lei e la assiste durante le crisi dovute alla tisi. Non la ama per se stesso, ma per lei.
Nonostante entrambi siano disposti a sacrificare tutto l'uno per l'altra, il loro amore è impossibile. La vita passata di Marguerite non  potrà mai essere cancellata nonostante la sua redenzione. La donna è piena di debiti e rinunciare ai suoi ricchi amanti per vivere serena con Armand sembra impossibile. Inoltre, ogni uomo che si innamora di Marguerite, sembra essere destinato al fallimento. Anche Armand, è disposto a sacrificare tutte le sue rendite pur di vivere felice con Marguerite, pur infangando il nome della sua famiglia. Marguerite  ama veramente Armand e non permetterebbe mai che lui rinunci a tutto per lei.
 I due saranno costretti a separarsi perché Marguerite decide di tornare alla sua vita di sempre. 
Armand scoprirà la verità, ma potrà solo ricoprire la sua tomba di camelie bianche.

Questo romanzo mi è piaciuto molto perché nonostante l'epoca, l'autore non giudica queste donne di mondo, mostrandole come esseri senza sentimenti. Marguerite è una donna che sa amare veramente, che è pronta a sacrificare la sua vita per la felicità degli altri. Oltre che una storia d'amore, l'ho ritenuta la storia di un grande sacrificio. Sul punto di morte, con la sua redenzione, Marguerite assume le sembianze di una santa. Nonostante abbia sempre vissuto nel peccato, muore come un'anima pura. E' questa la ricompensa per il suo sacrificio: morire con la consapevolezza di aver compiuto una buona azione, sacrificando se stessa e il suo amore per Armand.

domenica 13 luglio 2014

La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes

Ciao! Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo che ho appena terminato. Si tratta di La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes, di cui già avevo letto un breve romanzo di apertura: Luna di miele a Parigi.


Liv è una ragazza di 30 anni, la quale dopo quattro anni dalla scomparsa del suo adorato marito David non riesce ancora a voltare pagina ed iniziare una nuova vita. Sommersa dai debiti, vive in un prestigioso appartamento che non intende vendere perché realizzato da suo marito. Liv non riesce a staccarsi dal ricordo del suo grande amore strappatole via durante uno dei tanti viaggi insieme. L'appartamento è moderno, essenziale e l'unico oggetto appeso a una parete è un quadro, il regalo di nozze per Liv, acquistato  da David durante la luna di miele. 
Un giorno Liv incontra Paul e crede che possa essere l'uomo che possa aiutarla ad andare avanti, la persona con cui costruire una nuova vita. Paul lavora per un'agenzia che si occupa di restituire ai legittimi proprietari (o ai discendenti) opere d'arte sottratte loro durante le  guerre. Il caso del momento vede la restituzione di un quadro dell'artista francese Lefévre. Il prezioso quadro è La ragazza che hai lasciato, che ritrae una ragazza dai capelli rossi. Liv è particolarmente legata a questo quadro e a costo di perdere tutto, decide di lottare per non abbandonare quella ragazza che le è stata sempre vicino nei momenti più belli e più brutti della sua vita. Paul invece, è combattuto tra svolgere il suo lavoro (che prevede la restituzione del quadro ai Lefévre) o aiutare Liv a scoprire la verità. Se solo riuscissero a trovare delle prove che dimostrano che il quadro non era stato requisito dai tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale, allora Liv non dovrà separarsi da Sophie........
Il romanzo alterna le vicende di Liv e quelle di Sophie, la ragazza del ritratto. Sophie, vissuta circa cento anni prima di Liv, ha dovuto affrontare gli orrori della Prima Guerra Mondiale in attesa che suo marito, Édouard Lefévre, ritornasse dal fronte.  
Le storie delle due donne si intrecciano e i loro destini sono legati al quadro, ancora di salvezza per entrambe. Per Sophie, quel dipinto rappresenta l'amore nei confronti di suo marito, la forza di andare avanti, ma soprattutto quel ritratto sarà la sua salvezza. Lo stesso vale per Liv, che legherà il dipinto al ricordo indelebile di David, ma allo stesso tempo la condurrà verso la sua rinascita. 
Questo romanzo mi è piaciuto molto, soprattutto dalla seconda metà in poi, quando gli enigmi che ruotano intorno al quadro iniziano a sciogliersi. Un quadro importante per le protagoniste, Sophie ignara del valore economico che avrebbe assunto nel tempo e Liv, consapevole del suo prezzo stimato, ma determinata a non cederlo per nessuna cifra al mondo. E' stato un piacevole viaggio tra due epoche diverse, la storia del legame tra due donne divise da tempo e spazio sancito da un ritratto. 

giovedì 10 luglio 2014

Lady Susan di Jane Austen

Ciao! Ritorno dopo molto, moltissimo, tempo causa impegni universitari che mi hanno permesso di concedere poco tempo alla lettura. 
Oggi vi parlo di un libro molto breve, che ho potuto leggere durante un pomeriggio al mare. Ho scelto di portare con me Lady Susan di Jane Austen, acquistato per 0,99 euro. E' stata una pausa presa dalla lettura del romanzo del momento, La ragazza che hai lasciato, di Jojo Moyes, di cui parlerò nel prossimo post. 



Veniamo a Lady Susan, romanzo epistolare scritto dalla celebre scrittrice anglosassone nel 1794, dunque si colloca tra i suoi primi lavori composti in età giovanile. Il romanzo è costituito interamente da lettere che i personaggi si scambiano per raccontare le stesse situazioni da punti di vista differenti. Soltanto le ultime pagine, sono raccontate da un narratore esterno che svela il finale. Lady Susan è una donna da poco rimasta vedova, madre di Frederica. Lady Susan ha una pessima reputazione per via della sua condotta affatto pudica. Inoltre, non è interessata all'educazione di sua figlia, né tanto meno mostra di volerle bene. Da come si legge dalle lettere scritte di suo pugno, non considera Frederica abbastanza intelligente e alla sua altezza. Lady Susan è una donna arrivista, egoista a cui piace essere adulata. Dopo la morte del marito decide di passare un periodo a casa di suo cognato, da cui è stimata. Diversa è la considerazione da parte di sua cognata, Madame Vernon, da come si evince dai carteggi. La donna è diffidente nei confronti di Lady Susan e teme che possa arrecare scompiglio nella sua famiglia. Madame Vernon inoltre, prende le difese di Frederica e la pone sotto la sua ala protettiva. Alla fine, dopo varie vicissitudini (che non menziono per non svelarvi tutta la trama) Lady Susan ottiene il suo obiettivo. 
Questo romanzo non mi è piaciuto affatto, sia perchè la trama non è molto ricca di avvenimenti o colpi di scena, ma soprattutto perchè la caratterizzazione dei personaggi è molto povera. Emergono dei personaggi positivi, ma il lettore non può apprezzarli pienamente. Forse questo è dovuto alla forma epistolare, che presuppone una quantità minore di informazioni, perchè i personaggi sono noti da chi scrive le lettere. Il personaggio di Lady Susan non mi è piaciuto, non perché è negativo. In altri romanzi ho apprezzato anche personaggi negativi, se ben caratterizzati. Probabilmente perché non traspaiono i motivi di questa cattiveria che anima Lady Susan. Conoscere qualcosa sul suo passato, forse avrebbe giustificato il suo atteggiamento meschino e egoista. Neanche gli altri personaggi sono ben descritti e mi è risultato impossibile affezionarmi a un personaggio. Avrei potuto provare compassione per la povera Frederica, vittima delle congetture materne. Purtroppo però, neanche lei risulta "viva" come personaggio. 
Da come avrete intuito, non consiglio la lettura di questo romanzo, a meno che non vogliate ampliare la conoscenza dei testi della Austen.